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L'economia collaborativa

Sabato 09 Settembre 2017 04:00  |  Economia, Editoriali  |  

di Stefano Serafini

Michel Bauwens. Nato in Belgio nel 1958, è un teorico del peer to peer, e fondatore della P2P Foundation, un’organizzazione di ricercatori che lavorano in collaborazione per esplorare la produzione, la gestione, e la proprietà del peer-to-peer.

 

Il ruolo svolto dall’economia collaborativa nelle società contemporanee rappresenta una questione importante da diversi punti di vista. In primo luogo, l’economia collaborativa ci mostra nella pratica una forma di cooperazione completamente diversa dall’organizzazione capitalista, e allo stesso tempo economicamente efficace. La cooperazione nell’economia collaborativa non viene organizzata attraverso le relazioni gerarchiche della disciplina di fabbrica né viene regolata attraverso lo scambio di mercato. Essa viene organizzata attraverso la costruzione collettiva di norme sociali condivise e il costante confronto orizzontale fra i partecipanti alla produzione. In secondo luogo, la produzione così come organizzata nell’economia collaborativa non è orientata alle economie di scala, ovvero non si basa sulla privatizzazione dei mezzi di produzione, i cui costi vengono coperti dal fatto che vi sia un numero sufficiente di consumatori a cui vendere il prodotto. Al contrario, essa si fonda sullo sviluppo di economie di scopo, un sistema produttivo localizzato costituito di microrelazioni collaborative in cui le infrastrutture per la produzione di un bene vengono condivise e costantemente rifunzionalizzate a seconda dei singoli bisogni, mentre a livello globale, attraverso Internet, viene condiviso il sapere per la loro produzione. La diffusione e il successo di queste forme organizzative diverse rappresenta una condizione unica ed importante degli ultimi anni. Nel presente saggio Michel Bauwens, fondatore della P2P (Peer-to-peer) Foundation ci introduce alle grandi sfide che la crescente importanza della economia collaborativa apre al modo in cui pensiamo non solo il mercato, ma il lavoro, il sapere e persino la moneta.

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